Tag: comunicazione

Arrivano i Rewriters, ri-scrittori del mondo sostenibile

Giovedì 18 giugno, in occasione del decimo compleanno del Maxxi, è stato inaugurato Rewriters, un nuovo “movimento culturale, la risposta all’insofferenza per un mondo che non ci va più bene e che vogliamo riscrivere per renderlo più sostenibile, anche culturalmente. Per farlo è sostanziale il pensiero laterale e divergente”…. come non poteva essere da StereoType?

Nuovi media, vecchie criticità

howard beale, protagonista di Network

Siamo abituati a pensare che internet prima e i social network poi abbiano rivoluzionato e democratizzato il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione, rendendo obsoleto ogni altro media antecedente. Ovviamente non è così, non del tutto almeno. Perché se il mezzo è certamente più rapido e capillare, le dinamiche alle spalle sono grosso modo sempre le stesse…

Gli anni del Male

“Il nostro obiettivo non era scrivere su un giornale qualsiasi, ma falsificare qualsiasi giornale”, spiega Angelo Pasquini. “Intendo il linguaggio giornalistico. Falsificare qualcosa che è già di per sé un falso, un’illusione. Sovvertire la realtà, per qualche ora o qualche giorno, il sogno di ogni autore satirico. Un sogno allegro e manicomiale. Era un’epoca di estremismo e il nostro era un umorismo estremo”…

Il ruolo della paura nella società

Dal punto di vista sociale e culturale, la paura è stata trattata in maniera ambivalente. Da una parte l’epica e la retorica del coraggioso eroe senza macchia. Dall’altra le fiabe, che hanno invece sempre invitato a scavare nel proprio inconscio per affrontare e accettare i propri limiti. Poi c’è il ruolo che la paura assume nella società, quella più arcaica e quella attuale di massa…

Fa bene, fa male, anzi contrordine. Cibo e comunicazione dei media

Ci piace credere che esista la dicotomia tra il bene e il male (e non solo nell’alimentazione), che ci faccia mettere un cibo in una categoria inequivocabilmente ben definita. E la comunicazione, specie dei media, non aiuta. La realtà è pero fluida e le variabili sono molteplici, soggettive e oggettive. Solo tenendo conto di tutti gli aspetti ci si può liberare da un inflessibile condizionamento…

Odio il cellulare

"Come ti senti quando non trovi il cellulare?"

In un bus affollato squilla un cellulare. Un ragazzo lo tira fuori dalla tasca, disattiva la suoneria, e lo rimette a posto. Alla signora appiccicata a lui scappa un sorrisetto e con aria complice gli chiede: “non le va di rispondere eh?” e lui “no adesso non è proprio il momento”. Lei sospira in segno di comprensione e commenta “utile il cellulare eh… ma talvolta è proprio una bella scocciatura!” “Già” fa lui mentre altri intorno annuiscono in silenzio.
In metropolitana, in strada, al cinema, a tavola, in bagno, a letto, e perfino in sauna… il cellulare spunta dappertutto. E se tutti ce l’hanno – sembreresti pazzo a non averlo – pochi osano ammetterlo: il cellulare è una vera maledizione…